Una segnaletica unica per le aree protette di tutta Italia

15 novembre 2010

Un agriturismo nel mezzo di una delle aree protette simbolo delle montagne italiane, il Parco Nazionale d’Abruzzo, oggi devastato dagli effetti del terremoto della scorsa primavera, ha fatto da cornice a un accordo che faciliterà la vita agli appassionati di escursionismo, troppo spesso costretti a rallentare il passo per seguire una segnaletica diversa da regione a regione e, a volte, da provincia a provincia.
Da oggi, tutti i sentieri all’interno delle aree protette italiane saranno indicati dalla stessa segnaletica, quella tradizionale rosso/bianco/rosso del Cai. È il risultato di un accordo tra il Club Alpino e Federparchi, siglato il 30 ottobre a Villa Sant’Angelo, antico borgo della valle dell’Aterno, pochi chilometri a sud dell’Aquila, al centro di quello che viene definito “il cratere del terremoto”.
Nell’ambito di questo accordo nazionale è stata inoltre definita una nuova classificazione dei sentieri, anch’essa omogenea per tutti i parchi d’Italia. Il Cai ha individuato diverse categorie di sentieri, sulla scia della classificazione già esistente, in base all’interesse prevalente e al grado di difficoltà nella percorrenza: turistico (T), escursionistico (E), alpinistico (EE), escursionistico per esperti, via ferrata, escursionistico per esperti con attrezzatura(EEA). È stata aggiunta un’ulteriore suddivisione tra itinerari storici e itinerari tematici e tra sentieri di breve, media o lunga percorrenza.
La buona notizia per gli escursionisti e i fruitori dei parchi italiani arriva in una settimana difficile per le aree protette del nostro paese, messe a duro rischio dai pesanti tagli attuati dal governo.
«La questione dei finanziamenti preoccupa tutti i gestori del mondo dei parchi, che chiedono al Parlamento di recepire l’azione che il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, sta portando avanti in modo da riottenere i finanziamenti necessari a salvare l’esistenza del sistema delle aree protette italiane», ha dichiarato il presidente di Federparchi-Europarc Italia Giampiero Sammuri durante il convegno “Parchi: patrimonio e risorsa d’Italia”, che ha riunito a Roma politici e rappresentanti delle aree protette e delle associazioni ambientaliste per discutere del difficile futuro del patrimonio ambientale del nostro paese.
Giacomo Pettenati

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