Social tourism

29 novembre 2014

Cos’ha in comune una rete di turismo responsabile con il social network più famoso, usato e abusato del mondo? All’apparenza niente: Facebook è invalso nella cultura popolare come una grande arma di distrazione di massa, che ci ruba in media due ore e mezza di vita tutti i giorni (fonte: WeAreSocial) per mettere il famoso “mi piace” sui contenuti più disparati, dalle foto degli amici a quelle di guerre e devastazioni, senza filo di continuità tra il divertimento e l’orrore.
Eppure Facebook nasceva dieci anni fa dalle menti di un gruppo di studenti di Harvard che si chiedevano come facilitare la comunicazione tra gli studenti del Campus, creando una piattaforma che ancora oggi aiuta le persone a comunicare, a organizzare la propria vita e a informarsi per vie non convenzionali. Facebook unisce le persone, questa la sua più alta qualità, che combacia alla perfezione con il proposito di Sweet Mountains: unirsi e conoscersi prima ancora di fare conoscere, e forti di una nuova identità collettiva, presentarci al mondo tramite la rete.

La pagina Facebook di Sweet Mountains sarà dunque un blog di montagna, che parte dall’esperienza culturale di Dislivelli per muoversi verso uno sfondo più immediato, più consono alla piattaforma social, con aggiornamenti costanti su eventi e iniziative proposte dai Luoghi, foto e video interessanti e news dalle valli.
Buona frequentazione!
Oliver Crini

www.facebook.com/sweetmountains

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