Per fare un albero, ci vuole una casa alpina

28 febbraio 2013

La Casa alpina Giraudo di Sant’Anna di Valdieri, in Valle Gesso, nell’unica borgata abitata tutto l’anno all’interno del Parco delle Alpi Marittime, è come un grande albero accogliente. È così che Michela Formento, volto nuovo della gestione di questa struttura ricettiva di proprietà della Provincia di Cuneo, pensa la casa alpina: «Immaginiamola come un enorme faggio, con radici solide, armonioso nelle forme, ricco di linfa. Immaginiamo i ragazzi, le famiglie, gli escursionisti che vorranno trascorrere del tempo nella casa come le foglie di questo faggio, che si nutrono della sua linfa, crescono e poi partono libere offrendo al faggio la possibilità di viaggiare». Un albero forte, capace di muoversi grazie al libero volo delle foglie che ha nutrito, insomma. Fuor di metafora: una struttura radicata nella realtà locale, che porta il territorio nelle sue stanze e in cucina grazie a una scelta precisa, che privilegia i prodotti locali e la filiera corta: il pane di segale, i formaggi della valle, la frutta e la verdura di stagione. Ma una struttura che è anche aperta al territorio, che punta a fare sistema con le altre realtà, dai produttori locali alle altre strutture di accoglienza, passando per le proposte offerte dal Parco delle Alpi Marittime.

Forte di anni di lavoro come animatrice dell’Associazione Ecoturismo in Marittime, che riunisce gli esercizi e le strutture ricettive del territorio, le amministrazioni locali e il Parco delle Alpi Marittime nell’obiettivo comune di elevare gli standard di sostenibilità dell’offerta turistica, Michela ha le idee ben chiare: «Abbiamo un territorio cui non manca nulla dal punto di vista naturalistico, culturale e gastronomico: viverlo in tutte le sue dimensioni è il modo migliore per apprezzarlo. La casa alpina non sarà un posto dove si mangia e si dorme, ma un luogo in cui si vive un’esperienza. Che tipo di esperienza? Detto male: in una società in cui tutti corrono qui si rallenta, in un mondo in cui tutto cresce qui la cosa che aumenta è la qualità della vita». Viene in mente il famoso adagio di Alex Langer, che rovescia il motto olimpico: “lentius, profundius, suavius”, “con più lentezza, più profondità, più bellezza”.
La Casa alpina sarà un esperimento di immersione nelle Marittime, che i visitatori potranno assaggiare nel piatto, esplorare in autonomia o in compagnia delle guide naturalistiche a partire dal primo maggio 2013. Un sito in costruzione e una pagina su facebook anch’essa in via definizione (la casa alpina è stata aggiudicata solo poche decine di giorni fa) permettono ai curiosi di farsi un’idea della struttura e dell’aria che tira fra le fronde della casa. Siate foglie, fatevi portare dal vento alla scoperta delle Marittime.
Irene Borgna

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