Ossola: ripartire dalla cultura

1 maggio 2014

Think Again è il primo Festival del Pensiero delle Valli dell’Ossola. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’associazione culturale De Claritate Mentis e la Consulta Giovani di Domodossola e propone una serie di incontri che intendono dare voce alla polifonia del discorso culturale: filosofia, scienza, letteratura, cinema, teatro, psicologia. La scelta del capoluogo ossolano, e del Monte Calvario come sede e luogo evocativo, vuole essere simbolo di una rinascita dell’Ossola sotto il segno della cultura. Ai piedi del monte reso illustre dal filosofo Antonio Rosmini e a pochi passi dalla dimora del grande filologo Gianfranco Contini, l’auspicio è quello di favorire un clima di dialogo e di condivisione del sapere: dalla primavera della natura alla primavera della cultura.
Nonostante l’iniziativa sia rivolta alle cosiddette “terre alte”, si sono privilegiati temi non legati specificatamente alla cultura alpina. Questo non per disistima di tale forma culturale ma, anzi, per la convinzione che essa possa costituire una forza centripeta capace di accogliere e rielaborare, mediante la sapienza antica che la distingue, le differenti forme del sapere contemporaneo. Il connubio tra il sapere della tradizione e il sapere della modernità è la vera sfida che noi, quali abitanti contemporanei delle terre alte, ci sentiamo chiamati a meditare, al fine di creare una spazio pubblico e culturale consapevole. Per questo l’edizione di quest’anno è dedicata a “Dialoghi sul Creare”.
Ad intervenire finora sono stati il filosofo Diego Fusaro (Università San Raffaele di Milano), che ha invitato al coraggio come stile di vita capace di trasformare e ricreare la realtà; il professor Mauro Ceroni, neurologo dell’Università di Pavia, che ha saputo trasmettere la sua passione per la ricerca e sottolineato la creatività insita in ogni scoperta; il critico cinematografico del Corriere Maurizio Porro che ha dialogato con Daniele Giacari, suo allievo, intorno al rapporto tra cinema e teatro. Il 26 aprile è stata la volta dello scrittore chiantigiano Bruno Meucci (Comunità di San Leolino); il 10 maggio sarà quella dello psicologo analista di Milano Nicolò Doveri e, per concludere, il 24 maggio interverrà il professor Paolo Pagani, docente di filosofia morale presso l’Università di Venezia.

All’origine della manifestazione vi è la presa di coscienza della necessità di pensare il presente e il futuro del territorio attraverso i valori della cultura. L’impoverimento economico che negli ultimi vent’anni ha interessato l’intero arco alpino si è fatto sentire in maniera acuta anche nella terra ossolana. Consapevole dell’importanza della cultura per la rinascita delle terre di montagna, Think Again desidera contribuire a risvegliare l’esigenza di un respiro ampio, aperto sull’orizzonte, capace di accogliere nuovi fermenti di vita, di discernere le potenzialità nascoste, le strade non ancora battute, le possibilità di creare forme di bellezza. In tal senso la montagna è, anche nell’immaginario, il luogo per eccellenza, oltre che della fatica, del silenzio e della contemplazione.
Certo, all’entusiasmo si unisce la consapevolezza delle difficoltà che una simile proposta comporta. Eppure, a ben vedere, i territori della Penisola, dalle Alpi al Mediterraneo, sono ricchi di eventi simili, capaci di coniugare la profondità del pensiero con la chiarezza della divulgazione. Dalla scienza alla filosofia, dalla letteratura all’economia sono molte le occasioni per pensare che sono offerte in festival e rassegne culturali. Questi, lungi dall’essere una banalizzazione della cultura e del sapere scientifico, possono costituire delle sorgenti capaci di far fiorire anche le terre più lontane dai grandi centri culturali.
Non da ultimo Think Again desidera contribuire ad accompagnare, con umiltà e passione, il fermento nuovo che sta attraversando le Alpi e che si accompagna sovente al ritorno – o ad un primo approdo – ad esse delle nuove generazioni.
Fabio Mancini

Info: http://goo.gl/RwlJj2

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