Il gusto del paesaggio nelle valli olimpiche piemontesi

31 ottobre 2013

Il gusto del paesaggio” è un’iniziativa promossa dal Museo del gusto di Frossasco, con il sostegno di Cciaa di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte, giunta ormai alla quinta edizione. Il progetto è nato sulla base di precedenti esperienze tra cui “Montagne olimpiche in fiore”, promossa dall’Azienda del turismo delle Montagne olimpiche (Atl), e soprattutto “Villes et Villages Fleuris”, valido esempio francese di animazione e sensibilizzazione locale.
Analogamente ad altre iniziative italiane, come ad esempio il concorso “Comuni fioriti”, e in un contesto di crescente competitività dei territori, il progetto “Il gusto del paesaggio” ha l’obiettivo di premiare le azioni degli enti locali e dei cittadini volte a diffondere la cultura del verde ornamentale in un più ampio sistema orientato al miglioramento della qualità della vita, all’incremento del benessere di residenti e turisti. In altre parole un biglietto da visita indispensabile per trasmettere un segnale di accoglienza, dove la collocazione di un fiore, di un’aiuola, di un’area verde (nei centri abitati, nelle strade, all’interno di spazi verdi pubblici o semplicemente  sul proprio balcone di casa), cela una logica di sistema molto ampia che coinvolge non solo gli amministratori ma anche operatori privati e cittadini, in un unico grande disegno di valorizzazione del territorio.

Nella realtà francese il marchio attribuito ai comuni che hanno saputo organizzare e gestire spazi verdi al fine di migliorare la qualità della vita di cittadini e visitatori, raffigura un fenomeno sociale che oggi coinvolge molte città e piccoli villaggi. L’etichetta “Villes et Villages Fleuris”, assegnata alle realtà meritevoli, diventa contestualmente parte integrante delle strategie territoriali comunali, con importanti ricadute sullo sviluppo dell’economia locale, sull’integrazione e coesione sociale nonché, in senso più generale, sulla qualità ambientale.
Tuttavia “Il gusto del paesaggio” ne condivide l’intento ma non la forma. Non è né un marchio né un‘operazione di marketing territoriale, e non prevede nessun onere per i comuni. Si tratta di un’iniziativa volta a diffondere l’identità culturale dei luoghi, non solo intesi come territori dove si producono cibi, vini e artigianato locale, ma dove il significato emozionale e il valore sociale ad essi attribuito (soprattutto dai visitatori) rispecchia le capacità locali nell’attivare sodalizi tra paesaggio (collocazione di alberi, arbusti e  fiori, copertura del suolo, ecc.), turismo (accoglienza) e gusto (prodotti tipici, artigianato locale, eventi culturali locali, ecc.).
I parametri valutativi, utilizzati da una  commissione di esperti per assegnare un punteggio ad ogni comune, riguardano la qualità degli spazi verdi privati, la qualità degli spazi verdi pubblici, la composizione architettonica e l’organizzazione spaziale dell’arredo verde, la qualità dell’arredo urbano, la qualità dell’arredo vegetale, la capacità di comporre cromatismi vegetali, la capacità di porre in evidenza e valorizzare i beni culturali mediante diverse tipologie di installazioni verdi, la capacità di “cogliere” il paesaggio (senza ostruzioni visive), il rapporto tra il paesaggio e le infrastrutture. Ogni edizione termina con la premiazione dei comuni vincitori.
Enrico Gottero

Info: www.museodelgusto.it

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