E se in Valle Po prendesse il via una scuola di cinema?

31 gennaio 2013

Il vento fa il suo giro e soffia ancora su Ostana.
Il legame tra Fredo Valla e le “sue” valli occitane si sente anche nelle parole con cui descrive il nuovo progetto realizzato con Giorgio Diritti, bolognese di nascita ma ostanese per adozione.
Dopo “Il vento fa il suo giro”, pellicola riconosciuta per la sua genuina autenticità e apprezzata a livello internazionale, ripartono da Ostana, rendendola sede di una scuola di cinema.
A dare continuità con il lavoro precedente, il nome dell’associazione che sta a capo della scuola: “L’aura”, che in occitano significa “vento”. Una citazione, quasi un augurio di buon auspicio, ma anche un significato, quello del cambiamento. Cambiamento nel modo di fare cinema, innanzitutto: ci si allontana dai tradizionali centri di produzione artistica e dalla loro didattica per tornare nella natura, dove la solitudine e il silenzio consentono di (ri)acquistare uno sguardo critico sulla società. Cambiamento per la montagna, in secondo luogo: il progetto offre a Ostana e alle Valli occitane – ma si estende per osmosi a tutti i territori montani – l’occasione di rifarsi su una visione che le costringe ai margini della vita culturale e del processo creativo.
La scuola, realizzata in collaborazione con la casa di produzione Aranciafilm di Bologna e con il laboratorio cinematografico OffiCine (Istituto Europeo del Design di Milano), più che formare dal punto di vista tecnico si propone come un percorso culturale intorno all’opera cinematografica, dall’ideazione alla scrittura e dalle riprese al montaggio. Per questo è aperta a giovani che abbiano maturato un minimo di esperienza nel mondo del cinema e che quindi siano già registi, operatori o montatori: per favorire la didattica ne saranno selezionati sedici. Il corso terminerà con la produzione di quattro documentari, incentrati sul tema “giovani e lavoro”, scritti e sceneggiati dagli stessi allievi.
Partirà all’inizio di aprile a Ostana, dove si svolgerà in forma residenziale per tre settimane. In questa prima fase, gli allievi, guidati da Diritti e Valla con il contributo di registi, sociologi e psicologi, svilupperanno idee di documentario intorno al tema “giovani e lavoro”, scrivendo soggetto e sceneggiatura del proprio progetto.
Il mese di maggio sarà dedicato alla realizzazione dei soggetti: suddivisi in troupes gli allievi si sposteranno nei luoghi in cui si svolge la loro storia. «L’intento – spiega Fredo Valla nella videointervista rilasciata a  Dislivelli – è quello di fornire uno spaccato sulla condizione lavorativa contemporanea dei giovani: per questo sarebbe bello riuscire a girare in regioni diverse, per raccontare storie di giovani piemontesi, pugliesi, emiliani e così via».
Infine, nel mese di giugno, la scuola si sposterà a Milano: presso Offi.Cine e sotto la guida di esperti in montaggio e post-produzione, gli allievi parteciperanno alla finalizzazione dei propri documentari.
«Senza borse di studio – prosegue Valla, interrogato con sospetto sui costi – la scuola sarebbe l’ennesima iniziativa dedicata ai “pochi”: considerando l’ospitalità, gli interventi e i materiali abbiamo calcolato un costo di 8.500 euro per studente. Invece, gli allievi verseranno solo una piccola quota: la fetta più grande sarà coperta dai contributi degli sponsor».
Centrale per la fase residenziale della scuola la collaborazione dell’amministrazione comunale e degli abitanti di Ostana. Gli allievi occuperanno i locali della nuova foresteria in progetto a Borgata Sant’Antonio, dove nasceranno anche un centro culturale e un centro polifunzionale. Gli interventi di recupero, pari a 1 milione di euro, rientrano nella misura 322/2009 del Psr regionale e saranno finanziati con fondi della Comunità europea che copriranno fino al 90% del suo costo. I lavori partiranno con la fine della stagione invernale e dovranno concludersi entro il prossimo anno. Fino ad allora la scuola di cinema si affiderà alle strutture esistenti: il rifugio La Galaberna e l’agriturimo A Nostro Mizoun ospiteranno gli allievi, mentre salone e stanze comunali fungeranno da spazi lavorativi. «Le iniziative culturali a Ostana non mancano – incalza il Sindaco Giacomo Lombardo – la foresteria sarà destinata alla scuola di cinema, ma i locali in corso di realizzazione sono diversi: prevediamo di far partire corsi di architettura in collaborazione con il Politecnico di Torino o di adibire gli spazi a biblioteca nazionale delle minoranze linguistiche. Poi Ostana potrebbe divenire sede di un Festival del cinema, perché no?».
Daria Rabbia

Scarica il nuovo bando per partecipare alle selezioni (scadenza iscrizioni 3 marzo 2013)
Info: officine@ied.it +39 025796951

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