Città-Montagna A/R
Il video Città Montagna A/R, di cui si presenta un’anteprima, è prodotto dall’Associazione culturale Dislivelli per introdurre alcuni temi e dati della propria ricerca Intermont (Interazione tra aree urbane e retroterra montani. Analisi e regolazione degli scambi).
Dando spazio a varie testimonianze – dal negoziante di attrezzature sportive per la montagna al libraio, dalla guida cicloturistica all’agronomo, dal casaro all’imprenditrice della birra, dal volontario impegnato nel recupero di antichi sentieri al viticoltore, dal funzionario della Città metropolitana di Torino al rappresentante dell’Unione dei comuni montani – il video vuole raccontare il rapporto dare/avere tra città e montagna nel territorio della Città metropolitana di Torino (chi ci guadagna, chi ci perde) in termini di scambi di materie prime, beni e servizi e flussi di persone (es. dei residenti in montagna che scendono in città per acquisti e per accedere a servizi vari, dei lavoratori pendolari che si spostano dalla montagna alla città o dalla città alla montagna e dei turisti) e mostrare come le diverse anime (urbane, pedemontane, montane) dialogano e interagiscono, o per contro potrebbero farlo meglio e con maggiore efficacia in futuro. Nello specifico nel corso della narrazione audiovisiva vengono toccati temi come il valore della biodiversità e del paesaggio dell’ambiente montano; l’importanza della sua tutela e salvaguardia per assicurare il benessere e la sicurezza (dai rischi di dissesto idrogeologico) di chi vive sia in montagna sia in pianura; la necessità per il territorio montano di entrare nelle filiere produttive e attrarre proventi non solo dalla vendita a terzi delle materie prime; l’urgenza di ripensare i servizi (trasporti, sanità, scuola) che tendono a rarefarsi man mano che si sale dalla città in montagna, costringendo gli abitanti delle zone rurali a esodi quotidiani (calcolati in milioni di viaggi a-r all’anno) verso i centri urbani; l’auspicio è che si possa arrivare a progettare, sostenere e promuovere un modello di territorio montano diverso, meno svantaggiato rispetto ai centri urbani, più integrato nella Città metropolitana di Torino.
Raffaella Rizzi