Borgata Narbona

28 febbraio 2011

Mario Sarotto s’imbatte per impegni di lavoro in una borgata della Valle Grana. Un luogo abbandonato, con letti ancora pronti per sonni che non verranno più consumati, una scuola con i banchi allineati che non serviranno a nessun allievo. Una chiesa visitata da qualche vandalo di passaggio. Case di pietra costruite con fatica che, ancora oggi, trasudano la vita delle decine di famiglie che le abitavano. Questa è la Borgata Narbona oggi, un luogo dove il tempo si è fermato, in cui il silenzio lascia spazio per immaginare la vita che è stata.
Questo silenzio ha scavato nella sensibilità di Mario. La sintonia tra lui e la borgata è quasi immediata: e dove tutti vedevano solo ruderi abbandonati lui invece percepisce un luogo ancora vivo, ma per troppo tempo dimenticato, e non accetta che quel passato possa andare perduto definitivamente. Provocatoriamente prende la residenza a Narbona e da sette anni la mantiene. Narbona è un luogo che Mario Sarotto ha deciso di non lasciar morire. Insieme alla Facoltà di Agraria dell’Università di Torino ha cominciato a ritracciare le piste per gli alpeggi, per far ritornare i margari a pascolare le mucche per produrre il prestigioso formaggio Castelmagno e ha studiato la possibilità di creare un ecomuseo di Narbona. Queste sono solo due delle innumerevoli iniziative di Mario a difesa di un luogo da vivere responsabilmente e civilmente. Questa è la storia di un intreccio tra la vita di un uomo e la vita di una borgata montana abbandonata, due percorsi che si sono uniti e che ostinatamente proseguono insieme il loro cammino.

Per maggiori informazioni:
http://www.produzionidalbasso.com/pdb_520.html
Per vedere il triler
http://www.youtube.com/watch?v=u3v4lrxGu8E

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