B&B Pankeò: Valtournenche

2 aprile 2013

Bed & breakfast Pankeò
Frazione Crepin, 73, Valtournenche (A0), 1600 m slm
Tel. 016692956, 3389025305
www.pankeo.com
info@pankeo.com

- Apertura: sette mesi l’anno (15 giugno/15 settembre e 15 dicembre/15 aprile)
- Posti letto: 5 (2 camere).
- Servizi: prima colazione, adsl

Il b&b Pankeo si trova nella borgata di Crépin, a un chilometro dal centro di Valtournenche, tra le vecchie costruzioni in legno (“grandze” e “grené”), le case in pietra e le strette vie. “A Pankeo”, nome francoprovenzale del vicino Monte Pancherot, è stato realizzato nella casa di famiglia dei gestori, un edificio del 1700 restaurato seguendo i princìpi del restauro ecologico-conservativo.
Crepin negli anno ’50 aveva ancora 350 abitanti e una scuola elementare attiva. Poi nel decennio successivo molti si sono scesi a Valturnenche, altri emigrati fuori dalla valle. Oggi i residenti della borgata, dopo aver raggiunto poche unità, sono nuovamente saliti a una cinquantina, 15 famiglie.
La festa del patrono San Crispino Crispiniano, che si festeggia il 25 di ottobre, è l’occasione per gli emigrati per tornare a Crepin e dallo scorso anno è stato recuperato il forno comune per la panificazione, realizzata con la farina di segale.
«Il b&b nasce dieci anni fa ed è stato il primo a Valturnanche – racconta Adelaide Rosset-. Abbiamo due stanze e cinque posti letto, e lo gestisco direttamente io. Ho scelto di realizzare un b&b perché cercavo un’attività che mi desse la possibilità di conciliare il lavoro con quattro figli». Oggi le piccole strutture ricettive come Pancheò in valle non mancano, ed esiste persino un’associazione denominata Slow Turist che le raggruppa.
«Il mio sogno è sempre stato quello di avere come sopiti persone rispettose del territorio e amanti della natura – continua Adelaide – e devo dire che il sogno si è avverato. Da noi vengono ospiti diversi dai classici frequentatori della valle, persone che cercano la natura, sono rispettose di persone e luoghi e curiose di quello che gli viene raccontato sulle realtà locali. Io penso ci sia una selezione naturale: perché chi arriva da noi avendo acquisito informazioni attraverso il sito, o per passaparola, alla fine condivide le nostre idee».
Sicuramente il periodo più “gettonato” è l’inverno, dal momento che gli impianti di Vaturnenche, che distano cinque minuti a piedi dal Pancheò, sono collegati al comprensorio di Breuil-Cervinia. Eppure l’estate, secondo la famiglia Maquignaz è il periodo più bello, quello in cui è possibile realizzare lunghe camminate, godere della vista di flora e fauna e partecipare ai numerosi appuntamenti in valle. «Facciamo parte dell’Associazione Valturnenche puoi – continua la gestrice -, un gruppo di persone che cerca di animare momenti culturali insieme alla biblioteca e al Comune di Valturnanche.  E prossimamente ci piacerebbe usare una sala che abbiamo nella nostra struttura per organizzare serate culturali a tema o presentazione di libri».
Agli ospiti il b&b Pancheò cerca di offrire «accoglienza familiare e un rapporto umano». Senza dimenticare il coinvolgimento delle realtà economiche  sociali della valle: «capita spesso di assaggiare una bottiglia di vino locale con i clienti – racconta Adelaide – che poi indirizziamo direttamente dai produttori locali. Così come accade per formaggi, insaccato o piccoli frutti. Perché teniamo molto alla promozione delle realtà economiche di valle».
Il b&b pancheò non si limita a dare un’accoglienza familiare e di qualità e a promuovere le realtà del territorio. Ma vorrebbe aiutare un processo di cambiamento culturale in atto nel turista: «Bisogna lavorare per creare una coscienza – conclude Adelaide -. Per andare verso un turismo sostenibile. Bisogna però farlo poco alla volta. Perché ad esempio tanti lavorano ancora sugli impianti di risalita, che è una realtà che non si può ignorare. E i cambiamenti vanno realizzati senza strappi».
Maurizio Dematteis


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