A cura della redazione

Graziella Belli, I campi di patate fanno le onde. Storie di amicizia e guerra lungo il Tanaro, Fusta Editore 2025, pp. 159, 16,50 euro

Negli anni bui tra il 1939 e il 1945, prima della liberazione dal nazifascismo, la vita scorre nonostante tutto anche sulle rive del Tanaro, in alta valle, nel comune di Ormea, da sempre una terra di confine tra Piemonte e Liguria, dove la macchia mediterranea lascia spazio agli imponenti boschi di castagni e faggi, poi abeti, aceri di monte e pini silvestri fino alle praterie d’alta quota.

Giusto, detto Giustin, e l’amico Lorenzo, vivono la loro adolescenza ad Ormea, spaziando verso Ceva, Pieve di Teco, fino ad Alassio, sulla costa, mentre i pericoli, le paure, le morti, stenti e soprusi aumentano, fino a che un giorno uno dei due, Lorenzo, decide di imbracciare il fucile e salire sui monti, mentre l’altro, Giustin, si vede costretto a restare per poter badare ai beni di famiglia, i campi, le galline, la casa, sopportando le conseguenze che una brutale guerra di occupazione ha portato ai territori della Val Tanaro.

Un romanzo scorrevole e avvincente, con descrizioni puntuali del territorio realizzate dall’autrice Grazie Belli, profonda conoscitrice di Ormea e dintorni, dove è nata e da sempre si spende senza riserve, e impreziosito dalle frequenti inflessioni dialettali, che ricordano una cultura di frontiera dove il piemontese si mischia al ligure alpino dando vita a una parlata unica al mondo, tipica di questi luoghi.