Di Maurizio Dematteis

Lorenzo Berlendis, Le vie dei ponti. Percorsi tra memoria e gusto, storia e arte, Altraeconomia 2025, pp. 245, 18 euro

Questo volume, come premette l’autore a scanso di equivoci, “è una guida per chi sceglie di esplorare in libertà”, nel senso che se riusciamo a liberarci degli stereotipi del turista, del selfie a tutti i costi e della fretta con cui solitamente attraversiamo i territori da un uogo a quell’altro, e beh allora questa è proprio la guida che fa per noi.

Un suggerimento di “itinerari per l’anima” in cui il lettore/esploratore è spinto a seguire i ritmi dei luoghi, sentirne le fragranze, conoscerne la storia e scoprirne la cultura. Una scoperta per chi Bergamo e le sue valli non le ha mai viste e una riscoperta per chi pensa di conoscerle, un lungo itinerario che parte da San Pellegrino per andare scavallare nelle valli Brembana, Imagna, Taleggio, Serina e Dossena. Ma anche in Valtellina, Valchiavenna, fino ai Grigioni svizzeri, recuperando radici storiche, introducendo luoghi fantastici e spesso sopiti, ma sempre carichi di occasioni conviviali.

Con un’attenzione particolare alla questione del cibo, la sua storia e la sua cultura, in linea con le passioni dell’autore Lorenzo Berlendis, storico collaboratore di Slow Food in cui negli anni ha ricoperto importanti cariche locali e nazionali.

Insomma, una pubblicazione che chi ama le Alpi non può non avere, un’originale guida dolce al turismo dell’esperienza.