Studiare le montagne

1 giugno 2012

Matteo Puttilli, Studiare le montagne. Inventario della ricerca sulle terre alte piemontesi, Terre Alte-Dislivelli, Franco Angeli, 2012

Le terre alte piemontesi non rappresentano affatto un oggetto di studio marginale, ma rientrano negli interessi di molteplici soggetti che spaziano attraverso sguardi e approcci tra loro diversi: la ricerca scientifica dei dipartimenti universitari e dei centri di ricerca; le analisi a supporto delle politiche (da quelle regionali sino ai programmi di sviluppo locale diffusi sul territorio); le attività di documentazione messe in campo dalle associazioni locali e dagli ecomusei; gli studi diretti alla tutela del territorio promossi dalle associazioni ambientaliste. Così come sono moltissimi i temi oggetto di ricerca: sviluppo economico, servizi alla popolazione, ambiente naturale, biodiversità, storia e cultura, patrimonio architettonico, geologia, glaciologia e meteorologia, e così via. Tale diversità rappresenta una ricchezza in termini di conoscenza dell’arco alpino occidentale che non può essere trascurata.
In quest’ottica, il volume si propone come il primo inventario della ricerca sulle terre alte piemontesi. Uno strumento finalizzato a individuare e sistematizzare le tipologie di soggetti che studiano le terre alte e i temi che vengono privilegiati, ma anche i problemi della ricerca (ad esempio, la scarsa capacità di fare rete e di valorizzare le conoscenze prodotte, oppure il persistere di stereotipi e pregiudizi) e le opportunità per il futuro, che spaziano dall’apertura a nuovi temi (quali la green economy, le pratiche di turismo dolce, l’edilizia e la mobilità sostenibili) e le iniziative in grado di creare un collegamento tra ricerca e ricadute sul territorio.
La Serie TerreAlte, curata dall’Associazione Dislivelli, ospita saggi di ricerca e divulgazione che si propongono di superare gli stereotipi della montagna come semplice luogo della nostalgia e del divertimento. I saggi della Serie intendono ispirarsi a un immaginario più ricco e complesso, in cui le terre alte siano viste come un grande laboratorio europeo per realizzare progetti di vita innovativi, capaci di rapporti più equilibrati e appaganti con l’ambiente e la cultura locale. Matteo Puttilli, dottore di ricerca in pianificazione territoriale e sviluppo locale, collabora con il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico e dell’Università di Torino e insegna Didattica della Geografia presso la Facoltà di Scienze della Formazione. I suoi interessi di ricerca riguardano la sostenibilità ambientale, lo sviluppo territoriale e l’educazione al territorio.

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