NATworking: studio e lavoro immersi nella natura

23 dicembre 2020

Circa il 60% dell’Italia è rappresentato da Aree Interne. Luoghi significativamente distanti dai principali centri di offerta di servizi essenziali che però dispongono di importanti risorse ambientali e culturali, diffuse in un territorio profondamente diversificato. Luoghi che sono stati protagonisti di un progressivo abbandono e che oggi rappresentano un capitale fondamentale per il rilancio del paese.
Sempre più persone ricorrono allo studio e al lavoro da remoto:  digital nomadism, smart working, MOOC (Massive Online Open Course) e DAD (Didattica A Distanza). Sempre più professioni si possono esercitare da qualsiasi luogo, a patto di avere a disposizione un pc e una connessione internet. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha accelerato questo processo, portando tanti lavoratori di aziende e pubbliche amministrazioni a connettersi da casa. Come sperimentato da molti, però, non sempre tale possibilità è sinonimo di una migliore qualità della vita. Non va infatti sottovalutata l’importanza dall’ambiente lavorativo e degli spazi a disposizione per lo studio.

Le aree interne di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, presentano la quasi totale assenza di spazi fisici adeguati allo studio e al lavoro di qualità: ultimo presidio territoriale presente è quello delle biblioteche pubbliche, che offrono però postazioni minime, fruibili a orari di apertura ridotti. Il facile accesso ai servizi per lo studio, il lavoro e il tempo libero in contesti urbani e la riappropriazione del tempo perso negli spostamenti quotidiani, spinge i giovani ad abbandonare il proprio territorio alla ricerca di luoghi più vivibili. Effetto collaterale di questa carenza è quindi un impoverimento, anche economico, dei territori extraurbani. È  chiaro che una fascia consistente di giovani è costretta al pendolarismo e utilizza parte del suo tempo libero nello spostamento casa/lavoro.
Ma se diventasse possibile lavorare e studiare in luoghi in cui oggi sarebbe inimmaginabile?
Proprio per questo nasce NATworking: la prima rete di spazi dedicati al lavoro e allo studio in ambienti naturali diffusa sul territorio di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.  Una piattaforma digitale che mette in rete realtà del territorio con persone interessate a migliorare le proprie condizioni di vita, lavorando e studiando in ambienti di qualità, con la possibilità di concedersi anche del tempo libero per riscoprire il patrimonio naturale insieme alle comunità locali, arricchendo le relazioni individuali.
Il progetto prevede la creazione di un network attivo di promozione sociale e sviluppo economico (formato da enti gestori di spazi, pubbliche amministrazioni, istituzioni ed enti del terzo settore che gestiscono servizi su salute, cultura e sport) per incentivare il turismo dolce e la fruizione del patrimonio naturalistico e culturale inesplorato, favorendo lo sviluppo locale.
Il progetto vuole incrementare occasioni di cooperazione e mutualità con utili ricadute locali. Non solo sviluppo economico, ma anche promozione di buone pratiche di cura della salute,  per favorire la crescita di una generazione sensibile e attenta nell’adottare stili di vita sostenibili, pronta a implementare politiche sociali innovative all’interno della comunità di riferimento, contribuendo al benessere collettivo.
NATworking, promosso da NATworking APS e Associazione Dislivelli in collaborazione con Cooperativa Nemo e Alle Ortiche APS, è stato selezionato dalla call for ideas MindClub nell’aprile 2020 per poi andare a vincere il bando GxG – Giovani per Giovani – di Compagnia di San Paolo e Fondazione Carige. L’idea è nata nel novembre 2019 dall’incontro di un gruppo di giovani professionisti, accomunati dal desiderio di lavorare in ambienti stimolanti, senza rinunciare al tempo libero, riscoprendo il rapporto con la natura all’interno dei propri territori. E nei prossimi anni verrà messa in pratica con la collaborazione di strutture ricettive e territori interessati. Stay tuned
NATworking aps è formata da Giulia Cerrato, Eleonora De Biasi, Chiara Guidarelli, Alessandro Laspia, Miriam Pepe, Antonietta Saponaro e Jacopo Scudellari

Info: www.natworking.eu

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