Montanari di ieri e di oggi: al di là di ogni etichetta

4 luglio 2022

Mélanie Hugon-Duc (a cura di), “Label Montagnard”, Musée de Bagnes, Infolio, 2021, 200 pagine, 35 franchi svizzeri

Il museo di Bagnes, nel comune di Val de Bagnes nel Vallese Svizzero, ha scelto di approcciare un tema complesso e appassionante per le scienze sociali e della pianificazione territoriale indirizzandosi anche grande pubblico. Ed è forse la prima volta che la tematica dei nuovi abitanti è trasposta in una mostra coinvolgente per autoctoni, visitatori e turisti e imperdibile per chi si occupa di cambiamenti socio-demografici nelle Alpi.
Attraverso il rimando ai numerosi marchi di qualità di cui è ormai pieno anche il mondo alpino e strizzando l’occhio a un certo marketing territoriale, Label montagnard vuole esplorare e scardinare numerosi stereotipi. Primo fra tutti che di nuovi abitanti si sia riempita la montagna solo negli ultimi anni. Grazie a un largo ventaglio di studiosi di discipline diverse − che vanno dalla storia all’antropologia, dalla letteratura alla geografia − e all’arricchimento dato dai contributi di scrittori e artisti (le cui riflessioni sul contesto della Val de Bagnes completano i saggi con un ampio apparato iconografico), si comprende tutta la complessità del soggetto trattato. Dietro agli archetipi dell’agricoltore di montagna, dell’alpinista, dell’amante della montagna, dell’indigeno e del “nuovo abitante” stesso scopriamo che queste sono definizioni a geometria variabile. Ma soprattutto che nessuno si può ridurre a “label”. Etichette, classificazioni, tipologie con le quali da anni si tenta di dare un senso a migrazioni e movimenti di popolazione vengono meno se si guarda alle antiche tracce dell’uomo risalenti al Neolitico, alle nuove generazioni che riflettono sul proprio territorio, alla declinazione che le donne hanno dato della pratica dell’alpinismo e a coloro che si dedicano agli sport estremi. Si rivela così il gioco di sguardi e di rimandi costante che è alla base del riconoscere l’altro al fine di riconoscere se stessi.
Maria Anna Bertolino

La mostra è visitabile fino al 11/09/2022

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