La valorizzazione delle strade militari

16 marzo 2010

Cessata la funzione militare, il patrimonio delle strade militari è stato in parte abbandonato ed è spesso – anche per gli ingenti costi delle opere di manutenzione ad alta quota – preda di incurie, frane e crolli, mentre ha un’importanza fondamentale, ad esempio, per il raggiungimento degli alpeggi o per lo sviluppo di iniziative di turismo ecocompatibile.
E’ una strada ex militare, tanto per citarne una splendida, quella che da Pra Catinat raggiunge il Colle delle Finestre, per scendere a Meana di Susa oppure puntare verso Sestriere attraverso i Colli dell’Assietta e Basset: si viaggia costantemente ad oltre 2.000 metri di quota a cavallo dello spartiacque tra Val Chisone e Val di Susa, spaziando con lo sguardo sulle Alpi francesi in lontananza…
La nuova legge è molto breve, appena sei articoli (sembra più una delibera che una legge!), attraverso i quali la Regione riconosce il ruolo di dette strade quali percorsi storico-culturali e turistico-sportivi, mira al loro ricupero e alla loro valorizzazione e ne prevede l’inserimento nei circuiti escursionistici, promuovendo testualmente:
a) interventi per il recupero delle strade militari dismesse, con particolare attenzione alla regolarizzazione del sedime stradale, alla regolamentazione delle acque, al rifacimento delle cunette e a tutte le opere accessorie necessarie per contenerne il degrado;
b) progetti che individuano le strade militari dismesse da collocare nella rete dei percorsi escursionistici, quale completamento e valore aggiunto per gli ambienti in cui si trovano;
c) iniziative di divulgazione del valore storico delle strade militari dismesse e delle annesse fortificazioni, quali la realizzazione di filmati concernenti eventi storici svoltisi nei territori ad esse pertinenti, l’allestimento di musei storici ed etnografici, l’organizzazione di rievocazioni di eventi e battaglie che hanno interessato il territorio;
d) censimento e creazione di un catasto delle strade militari dismesse dell’arco alpino occidentale, con il coinvolgimento delle province, delle comunità montane, dei comuni e delle competenti sezioni del Club alpino italiano.
L’intervento della Regione, sulla base di un programma annuale che la Giunta dovrà redigere entro il 31 ottobre di ogni anno, si attuerà con contributi in favore di Comunità Montane e Province. Queste ultime dovranno, adottando entro 180 giorni un proprio regolamento, coordinare gli interventi e individuare i soggetti che svolgeranno le attività di manutenzione e di messa in sicurezza della viabilità.
La Giunta Regionale dovrà stabilire i criteri per le diverse modalità di fruizione delle strade ex militari e definire una segnaletica omogenea con quella adottata per i percorsi escursionistici.
Per quanto riguarda gli stanziamenti finanziari, anche in questo caso la legge (articolo 6) li fissa per il biennio 2010-2011: due milioni di euro per ciascuno dei due anni.

Restano da vedere le ultime due leggi. La n. 12 (“Recupero e valorizzazione del patrimonio escursionistico del Piemonte”) e la n. 13 (“Interventi a favore della pratica degli sport olimpici e paralimpici invernali”). Cosa che faremo nella prossima puntata.
Franco Bertoglio

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