Alpine, I suppose

29 gennaio 2015

Fornesighe, 1000 metri sul livello del mare, frazione di Forno di Zoldo. Provincia di Belluno. Un centinaio di residenti per un pugno di splendide case in pietra e legno. Da due anni a questa parte, fuori stagione, la frazione è animata da piccoli gruppi di persone che si aggirano curiose tra le case. Parlando esclusivamente in inglese. Tanto che ormai persino il barista ha imparato a salutarli con un traballante “gud-morning”.
Sono gli allievi della English Summit, la scuola di inglese fondata due anni fa da Annabella Fairtlough, con sede nel piccolo paese nel cuore delle Dolomiti Unesco. «L’idea mi è venuta partecipando come volontaria madre lingua a un campo intensivo della scuola Pueblo Inlglés, nel sud della Spagna. La scuola spagnola ha otto sedi disseminate in paradisi naturalistici e realizza numeri e profitti importanti. Mi sono detta: perché non fare lo stesso anche sulle Alpi italiane?».

Detto fatto, Annabella, papà inglese e mamma italiana con radici a Fornesighe, a 31 anni lascia Londra per trasferirsi in Val di Zoldo e apre la sua scuola nella vecchia casa dei nonni, ristrutturata. «Abbiamo realizzato un B&B con 5 stanze più sei appartamenti per alloggiare i nostri allievi. Organizziamo settimane intensive con gruppi misti madre lingua e clienti. Niente aule o grammatica. Solo la quotidianità vissuta insieme, fatta anche di escursioni o altre visite alle realtà vallive, con un’unica regola: dal mattino alla sera si parla esclusivamente in inglese». Una sorta di terapia d’urto, che secondo Annabella serve a superare quell’imbarazzo di chi non si sente sicuro a parlare in inglese, migliorandone sensibilmente la conoscenza e spigliatezza. «Un week ti mette il turbo», spiega quasi a farne uno slogan.

E nel giro di un anno e mezzo, cioè da quando la scuola ha aperto, nella piccola frazione di Fornesighe si sono visti un centinaio di partecipanti. «Sono ancora piccoli numeri – spiega Annabella – che pensiamo di poter migliorare in futuro. Le richieste ci sono. Sia come clienti che come madre lingua, provenienti da tutto il mondo e interessati a passare una settimana tra le Dolomiti. E la realtà locale risponde bene: abbiamo il patrocinio del comune, portiamo i nostri allievi nei locali in valle e siamo ben visti. Inoltre abbiamo avuto una serie di professionisti residenti in Val di Zoldo e che lavorano a Belluno che si sono iscritti ai nostri corsi».
Ad aiutare Annabella c’è anche la sorella, che ha lasciato Londra per amore, e ora vive anche lei a Fornesighe col marito, originario del luogo. Ha aperto una ditta a Varese che segue in telelavoro, e a tempo perso aiuta la sorella nella gestione della scuola. «La nostra sfida iniziale era quella di creare un’attività economica qui in Val di Zoldo che non si appoggiasse unicamente sul turismo», conclude Annabella. E si può senza dubbio affermare che ci siano riuscite.
Maurizio Dematteis

Info: www.englishsummit.eu

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