2 novembre 2015
Nell’estate del 1977 intrapresi il mio primo viaggio in un mondo a me ignoto. Passando per Milano e Torino andai in treno fino a Cuneo e arrivai in Valle Vermenagna e Maira. Fui subito affascinato da queste valli, trovai ciò che stavo cercando: una parte delle Alpi non sfruttata turisticamente, nella quale potevo vivere il tradizionale rapporto uomo-natura.
di Werner Bätzing
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2 novembre 2015
La ricca villeggiatura è ormai affidata alla nostalgia e quella risorta con l’espansione delle seconde case evidenzia i suoi limiti. Le nuove generazioni dedicano il loro poco tempo libero a mete lontane sempre diverse e le valli rappresentano un ripiego per i tempi morti. Un cambio di scenario, difficile da comprendere e quindi da gestire.
di Gianni Castagneri
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2 novembre 2015
Oggi la “piccola Svizzera alle porte di Torino” la puoi incontrare lungo la sua meravigliosa rete sentieristica, così curata con mirabile impegno dal Cai di Lanzo e dalla Regione Piemonte, ma così poco compresa dai valligiani nella sua visione creatrice di ricchezza.
di Beppe Leyduan
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2 novembre 2015
Uno studio condotto da Andrea Porta nel corso di un lavoro di indagine sulle Valli di Lanzo condotto in stage presso Dislivelli e coordinato dal Prof. Alessio Re del Centro Studi Silvia Santagata-Ebla ha proposto una serie di interessanti risultati. Che proponiamo di seguito agli interessati insieme al rapporto completo.
di Maurizio Dematteis e Alessio Re
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2 novembre 2015
Mettere gli abitanti di fronte a una realtà oggettiva che sovente sfugge a chi vive e opera sul posto: riuscire a vedersi dal di fuori, posizionarsi in un contesto di competizione europea o addirittura globale, per capire in che modo «la propria identità e unicità è il principale atuot che essi possono giocare».
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