La produzione del dibattito spettacolo Stay Cool, realizzata dal gruppo Sbalzi dell’Impresa Sociale Stranaidea in collaborazione con l’Associazione Dislivelli e CIPRA Italia, tra maggio e luglio 2025 ha calcato i palchi dei teatri del Comune di Pomaretto, quello di Ronco Canavese e quello della Casa del quartiere di San Salvario, a Torino, con un ottimo ritorno di pubblico, a riprova del fatto che tra la gente c’è sempre più “fame di montagna”.

Stay Cool è un progetto artistico innovativo, finanziato dal programma Culture Solidarity Fund, realizzato per narrare il cambiamento climatico in montagna e le sue implicazioni culturali, economiche e sociali ad un pubblico sempre più vasto, cercando di scavalcare i recinti dell’accademia o quello degli addetti ai lavori, per inoltrarsi tra le coscienze di quanti la montagna la vivono, frequentano ed amano, e stimolare la riflessione sul futuro delle terre alte.


La produzione teatrale, attualmente a disposizione di tutti gli interessati a proporla ad un pubblico vasto tra comuni, teatri, comunità montane e cittadine, vuole per l’appunto far riflettere sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla montagna e sulla sua frequentazione, in quei luoghi dove le variazioni di temperatura si fanno sentire ben più che altrove provocando fusione dei ghiacciai, periodi di siccità alternati ad alluvioni e innalzamento sempre più rapido della quota neve.

Un cambiamento climatico che impone sfide e strategie di adattamento, narrate nello spettacolo grazie al coinvolgimento di quattro comunità alpine: gli abitanti e frequentatori del comune di Pomaretto, in Valle Germanasca, quelli di Ronco Canavese, in valle Soana, i frequentatori di Borgata Paraloup nel Comune di Rittana, in Valle Stura e i residenti oltralpe nel Parco Naturale regionale delle Prealpi dei Bauges, tra i dipartimenti della Savoia e dell’Alta Savoia francese nella regioni dell’Auvergne Rhône-Alpes. Migliaia di chilometri percorsi, centinaia di persone incontrate e coinvolte, accuratamente scelte tra lavoratori, frequentatori, pensionati, giovani studenti, amministratori, politici locali, commercianti, per capire attraverso le loro testimonianze la percezione del futuro delle nostre aree interne della montagna.

In un periodo storico in cui il caldo torrido che sempre più colpisce le pianure e le città rendendole invivibili provoca il fenomeno della risalita a salmone dei cittadini, le montagne diventano luoghi da abitare non solo per brevi weekend vacanzieri ma anche per periodi medio lunghi, lavorativi o addirittura terre in cui trasferire la propria residenza. Ma per accompagnare questo fenomeno che tipo di servizi devono offrire i comuni di montagna? E i cittadini, da parte loro, cosa possono portare alle comunità locali che li accolgono? Sono tanti i temi e gli spunti su cui riflettere nel corso dello spettacolo, un teatro-dibattito capace di coinvolgere gli spettatori in una riflessione collettiva sui concetti di transizione e adattamento ai cambiamenti climatici insieme alle testimonianze di chi vive la montagna 365 giorni all’anno.

Insomma una formula culturale accattivante e coinvolgente, studiata per favorire il coinvolgimento e l’empowerment dei cittadini in una modalità divertente e leggera ma anche ricca di contenuti che permettono ai vari soggetti, cittadini, montanari e intermittenti che siano, di confrontarsi ed esprimersi su temi comuni visti da diverse angolature.

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