Un centro per capire il lupo

16 giugno 2010

Sulle montagne piemontesi sono presenti una cinquantina di lupi. Negli ultimi anni il numero si è stabilizzato; una diminuzione è stata registrata al termine dell’inverno 2008-2009. Per contro è cresciuto il numero dei branchi con l’occupazione di nuovi territori (Val Grana e Valle Maira, per esempio). Il ricambio all’interno di ogni branco è notevole, a dimostrazione di un’elevata mortalità, da attribuirsi, oltre che a cause naturali, a investimenti stradali e soprattutto ad avvelenamento.
I lupi “piemontesi” predano cervi, caprioli, mufloni, cinghiali, e con il tempo hanno affinato la tecnica di caccia anche nei confronti del camoscio. Durante la stagione dell’alpeggio gli attacchi sono in parte rivolti alle greggi e talvolta a vitelli di pochi giorni lasciati incustoditi. Nell’estate 2009 in tutta la Regione si sono registrate 376 vittime per predazioni di lupo o di cani vaganti. Dunque il lupo è una realtà e un “problema” di particolare valenza economica e simbolica, che richiede continui monitoraggi e apre ripetuti conflitti.
Il Centro faunistico “Uomini e lupi” del Parco Alpi Marittime, composto di due centri-visita e allestimenti che raccontano il lupo e il suo rapporto con l’uomo, è il primo luogo delle Alpi italiane interamente dedicato alla conoscenza del lupo. Il Centro faunistico comprende anche un recinto di circa otto ettari al cui interno sono ospitati alcuni esemplari di Canis lupus italicus. Si tratta esclusivamente di animali che non potrebbero vivere in libertà: o perché vittima di gravi incidenti, o in quanto già nati in condizioni di cattività. Al centro dell’area si alza una torretta di tre piani da cui è possibile osservare una larga porzione dello spazio recintato. Se in natura l’avvistamento di un lupo è evento quanto mai raro e fortuito, anche all’interno del centro faunistico l’osservazione non sarà un evento scontato. Le probabilità crescono negli orari in cui gli animali vengono alimentati, e in ogni caso il supporto di telecamere aiuta a entrare in contatto visivo con i lupi.
Alla torretta si giunge attraverso un tunnel, al cui interno si snoda un percorso di visita che presenta il lupo dal punto di vista naturalistico. Insieme al recinto e al tunnel in località Casermette, il Centro faunistico comprende un secondo spazio espositivo nel paese di Entracque, dedicato al tema del controverso rapporto uomo-lupo.
Enrico Camanni

Info: www.uominielupi.it

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