3 aprile 2012
Il lupo è certamente in prima fila tra gli animali ancestrali. Un personaggio sempre in bilico tra l’atroce e il comico. Che oggi ci raccontano essere un innocuo smargiasso dei boschi. Ma sarà difficile per chi l’ha sentito e raccontato dandosi un po’ di importanza guardare con simpatia al suo inesorabile ritorno.
di Giovanni Kezich (Antropologo, direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina)
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3 aprile 2012
Nel 1999 la Regione Piemonte affida il “Progetto lupo” al Parco delle Alpi Marittime. Che da subito si attiva su due filoni: la ricerca e il monitoraggio in riferimento all’evoluzione della presenza del lupo sul territorio regionale, e la gestione degli alpeggi con il rimborso dei danni.
di Nanni Villani (Parco naturale Alpi Marittime)
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3 aprile 2012
Nelle ultime due settimane, in Val Chisone sono state rinvenute due carcasse di lupo. Il primo ucciso con un’arma da fuoco, il secondo probabilmente avvelenato. Un segnale preoccupante di una convivenza sempre più fragile nelle valli alpine, come in tutta la regione.
di Matteo Puttilli
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3 aprile 2012
Si chiama Progetto ProPast, e lavora alla difesa dei sistemi pastorali tradizionali. E tra le svariate criticità si occupa anche del “problema” lupo. Per il quale sottolinea la necessità di verificare supporti e tecniche di allevamento suggerite per la protezione dal rischio di predazione.
di Luca Battaglini (Dipartimento Scienze Zootecniche Università di Torino)
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3 aprile 2012
Marzia Verona si occupa da anni di pastorizia e pastoralismo e anima un frequentatissimo blog: “Storie di pascolo vagante” (http://pascolovagante.wordpress.com/). Ha iniziato i suoi studi sulla vegetazione dei pascoli, ma si è accorta ben presto che in alpeggio c’erano anche loro, i pastori. Ed è stata una scoperta che oggi ci vuole raccontare.
Intervista a Marzia Verona di Valentina Porcellana
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