Professional Dreamers: società e territorio

15 gennaio 2010

Professional Dreamers, associazione di promozione sociale e culturale con sede a Trento, nonchè casa editrice indipendente impegnata a diffondere conoscenza e informazione intorno a tematiche inerenti spazio e società, promuove un progetto denominato Alpine Space che mira a produrre studi comparativi sui diversi contesti locali, con focus inerenti tematiche della rappresentazione sociale e pratiche di effettiva creazione di territorio all’interno dell’ambiente alpino.

L’obiettivo di base è quello di ottenere un rafforzamento delle reti transnazionali dei giovani ricercatori dell’area alpina. L’approccio è multi tematico e coinvolge molti campi di studio: sociologia, antropologia, geografia, studi urbani, architettura, landscape design, studi culturali, criminologia, letteratura e filosofia.

Nel complesso l’associazione Professional Dreamers in realtà opera senza frontiere pubblicando ricerche esiti e contributi a livello internazionale, sia in formato cartaceo che digitale, in inglese, francese ed italiano. Da questo punto di vista è molto utile l’uso del sito web di riferimento dell’associazione (http://www.professionaldreamers.net/), da cui è possibile leggere le presentazioni dei libri pubblicati, avere informazioni sulle attività di ricerca interne, attingere informazioni intorno ad eventi notevoli, calls per concorsi, premi bandi e manifestazioni internazionali, oltre che approfondimenti inerenti la ricerca internazionale e l’integrazione con collegamenti (molto utili) ad altri portali tematicamente vicini.

Tra le pubblicazioni di recente uscita segnaliamo l’interessante volume “Sudtirolo – il cammino degli eredi”, realizzato da Francesco Bocchetti e Gianni Zotta (ISBN 978-88-904295-1-4, pp. 220, 35 euro). In forma di diario fotografico, il libro ripercorre il viaggio compiuto tra i masi dell’Alto Adige nel 1971-1972 da Aldo Gorfer e Flavio Faganello, giornalista e fotografo, che pubblicarono un libro di ampia risonanza,“Gli eredi della solitudine. Inchiesta tra i masi del Sud Tirolo”. Circa quarant’anni dopo, gli autori riconducono un altro viaggio tra i masi, testimoni quanto mai rappresentativi, degni e valevoli delle trasformazioni vissute negli ultimi decenni dai territori alpini. Tutto all’insegna della mescolanza tra vecchio e nuovo, segno vitale della possibilità e volontà degli abitanti di restare o tornare, magari, per i giovani, dopo aver studiato in valle o all’estero. I masi come testimoni anche piuttosto peculiari, in quanto, si sa, la possibilità e la volontà di restare non sempre sono rese tali nei vari contesti geografici, nei diversi ambienti di vita delle Alpi. Di giorno in giorno (si parte in un assolato ultimo inverno, il 6 febbraio 2007) il libro conduce così il lettore a visite gentili (ed anche rapide, così come vuole la più antica forma di cortesia dell’ospite-ospitato) in alcuni dei più remoti masi dell’Alto Adige, presentando quegli ambienti ricolmi di storia esistenti da secoli all’insegna delle condizioni del vivere odierno e delle innovazioni – in termini di infrastrutture e organizzazione sociale e spaziale – determinate dalle necessità attuali. Chiude il volume un’utile appendice dedicata alle tipologie architettoniche dei masi sudtirolesi, in base a tipologia funzionale e planimetria.

Rimandiamo direttamente al sito di Professional Dreamers per ulteriori informazioni, con la convinzione che rappresenti un utile riferimento per gli interessati alle tematiche socio-territoriali, apprezzando la particolare sensibilità ed apertura nei confronti delle complesse vicende vissute dalla montagna.
Alberto Di Gioia

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