Dislivelli.eu n. 115 ottobre-novembre 2022
Com’è cambiato, se è cambiato, il ruolo della montagna all’interno delle differenti discipline?


Montagne al centro: come cambia ruolo e protagonismo della montagna
Se oggi guardiamo la montagna possiamo prendere atto che in essa si è andata e si va formando una parte propulsiva che attraverso il suo agire la reinterpreta. Che si contrappone ad un’altra “debole” e, suo malgrado, resa passiva, rinunciataria, in larga misura silente e talora anche rancorosa.
di Cesare Emanuel


La nuova letteratura sulla montagna
Si scrive di montagna come non mai; la montagna è “di moda”, nel senso che la letteratura alpina è uscita dalla nicchia in cui si era auto reclusa e prova a parlare a tutti, utilizzando spesso chiavi popolari che si ispirano alle storie familiari, alla natura curatrice, al silenzio, all’ascolto e alla contemplazione. Questa in fondo è la vera novità: esiste un sentimento della montagna al tempo di internet.
di Enrico Camanni


Rimettere le mani nelle cose. La nuova dimensione fisica della montagna
La domanda oggi non è più come valorizzare quel gruppo di case, quei campi, quel paese, ma come renderli nuovamente abitabili e produttivi, interrogandosi a cosa possono servire per il futuro delle vite individuali e collettive.
di Antonio De Rossi e Laura Mascino


Media e montagna: un passo avanti e due indietro
Il mondo della montagna oggi non si limita più solo agli incidenti e alla glorificazione dei soliti noti. C’è il ritorno lassù che è un fenomeno reale, gli ottomila diventati un circo, l’economia dello sci che non può essere raccontata solo in termini positivi. Ma allo stesso tempo i soliti noti sono gestiti dagli agenti che mediano con i giornalisti e non aiutano la comprensione.
di Leonardo Bizzaro


Il turismo in montagna cambia pelle?
Mentre l’immaginario di un turismo in montagna legato per sempre allo sci da discesa persiste, l’indotto turistico si interroga sulle nuove sfide del turismo dolce. E i luoghi del turismo di massa già oggi propongono offerte integrate: un giorno in funivia più apericena in terrazza e un altro a passeggio nel parco e pernottamento in rifugio.
di Maurizio Dematteis


Esuli pensieri in Valle Maira
L’Associazione Percorsi Occitani festeggia i 30 anni percorrendo in gruppo una tappa, da Camoglieres ad Alberti. Camminare è il modo più coerente con il loro mandato, coerente e informale, per dare libertà ai pensieri, appianare i contrasti, la diversità di vedute che, inevitabilmente, dopo 30 anni hanno preso corpo. Perché il mito del turismo dolce oggi ha bisogno di un tagliando.
di Toni Farina


Assalto al legno
La legna da ardere non può essere il sostituto del metano rincarato e contingentato. Le biomasse legnose sono una componente essenziale della transizione energetica, soprattutto in montagna, ma solo se usate in edifici efficienti, con buoni impianti di combustione e se provenienti da filiere locali sostenibili
di Vanda Bonardo


Come gli ambienti urbani e naturali possono influenzare il nostro benessere
Quali sono gli effetti positivi che la natura può avere sul benessere di un individuo? Che ruolo gioca nel miglioramento delle condizioni psico-fisiche ma anche nelle prestazioni lavorative? Che posizione ha questa risorsa nelle nostre vite?
di Chiara Guidarelli


La storia di Brigì, cooperativa sociale per la rinascita di Mendatica
Premiata nel 2022 con la bandiera verde di Legambiente, Brigì è un interessante esempio di cooperativa di comunità che vuole portare benefici all’intera realtà locale in cui nasce.
di Claudia Apostolo e Milena Boccadoro


La montagna viva in 15 scatti
Quindici allevatori, pastori, produttori e contadini della valle Stura (Cuneo), donne e uomini di età compresa tra i 23 e i 47 anni protagonisti del progetto fotografico dal titolo “La montagna viva. Storie di cura, tutela e valorizzazione in 15 foto-ritratti di comunità”.
di Luca Prestia


Dislivelli.eu n. 114 marzo-giugno 2022
I giovani sono il futuro. Largo ai giovani. Next generation ue, ecc. ecc. A parole la nostra società riconosce il ruolo fondamentale delle giovani generazioni nella ricerca di futuro. Ma poi, se si scende in profondità, si entra nei territori, si scopre che non sempre le cose stanno così.
I giovani, protagonisti di una montagna nuova
La qualità della vita di chi vive in montagna è maggiore e questo spinge i giovani a impegnarsi in percorsi di studi e attività in piccoli comuni fornendo un importante presidio territoriale. Una pletora di buone pratiche e modelli replicabili in diversi territori montani italiani cui è necessario dare voce.
di Federica Corrado e Stefano Sala
Rete Rifai: la rivincita delle aree interne
Rifai è un processo in fase embrionale che vede i giovani impegnati nella creazione di una nuova narrazione dei territori montani, perché le aree interne non sono luoghi nostalgici o mete del fine settimana, ma territori caratterizzati da un tessuto sociale e produttivo con un grande potenziale sommerso che necessita di essere valorizzato.
di Giulio Nascimben
La presidente dei giovani
Le aree interne costituiscono il 60% del territorio italiano. Come possono le nuove generazioni prendere in mano il proprio futuro senza dover per forza lasciare la loro terra? Elisa Chillura, presidente della rete Rifai, racconta bisogni e desideri delle giovani e dei giovani che vivono nelle aree interne e montane del nostro Paese.
di Luca Serenthà
Mim: giovani sul campo nelle terre alte
Un progetto nato nel 2019 dall’intreccio tra esperienze partecipative di antropologia applicata e il desiderio di alcuni studenti universitari di tornare nei loro territori montani di origine utilizzando i metodi dell’antropologia per coinvolgere le comunità locali.
di Valentina Porcellana