NovAlp

3 aprile 2012

Una prima indagine su quattro comunità montane del Piemonte (pubblicata nel volume Montanari per scelta, a cura di G. Dematteis, ed. F. Angeli, 2011), condotta dalla nostra Associazione nello scorso anno ha rivelato l’ampiezza del fenomeno dei nuovi insediati in ambiente montano e la sua rilevanza per le politiche di rinascita delle aree marginali alpine.
L’interesse suscitato da questa prima indagine ha suggerito di estendere l’indagine ad altre regioni dell’arco alpino, in particolare in aree che hanno subito processi di spopolamento, abbandono e  degrado che minacciano la conservazione e la fruizione del patrimonio di risorse primarie, ambientali, culturali e paesaggistiche.
Per invertire questa tendenza occorre incentivare il presidio demografico, un principio è stato anche accolto negli indirizzi delle politiche europee. L’efficacia di queste politiche dipende dalla capacità di far leva su una gamma piuttosto varia ed eterogenea di tendenze in atto, di cui si sa ancora poco e che quindi è importante indagare in un’ottica comparativa.
La nuova ricerca ha ottenuto un contributo dalla Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino e durerà un anno. Essa  si propone di analizzare il fenomeno dei nuovi insediati (famiglie, imprese, comunità) negli ultimi anni in alcune aree-campione,   distinguendoli in base alle loro caratteristiche  (provenienza, età, attività svolta,  motivazioni ecc) e a quelle delle località di insediamento (accessibilità, dimensioni demografiche, servizi, risorse territoriali, ruolo delle istituzioni locali ecc). Da questi dati si intendono ricavare tipologie di insediati e di località di accoglienza definite anche in base ai fattori attrattivi e repulsivi, ai vantaggi, ai costi e alle difficoltà di inserimento nei nuovi ambienti, in modo da offrire conoscenze utili a supporto delle politiche di re-insediamento.
La ricerca intende essere di tipo esplorativo, cioè piuttosto rapida e leggera, allo scopo di ottenere una conoscenza preliminare, ma sufficientemente documentata, del fenomeno, suscettibile poi di eventuali approfondimenti. Essa terrà  presenti le indicazioni derivanti dalla letteratura internazionale sul tema e inizierà con un’analisi empirica del fenomeno, a partire dai  dati demografici e di contesto disponibili da fonti ufficiali a livello comunale per tutto l’arco alpino. Su questa base verranno individuate da 15 a 20  realtà locali significative (di regola territori di Comunità montane) da indagare con sopralluoghi rivolti  a rilevare dati  originali sulle condizioni di contesto, e ad effettuare un certo numero di interviste a vari soggetti (nuovi insediati, testimoni privilegiati, rappresentanti di istituzioni locali). Lo spoglio e l’elaborazione di queste informazioni sarà successivamente finalizzato ai risultati sopra esposti.

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