Legambiente in rifugio

3 giugno 2015

Tra le ambizioni di Legambiente c’è quella di rispondere alla crisi e ai cambiamenti producendo e promuovendo stili di vita, relazioni territoriali, attività imprenditoriali, esperienze sociali e culturali nuovi. Con questi intenti è nata Legambiente Turismo Natura, una ramificazione dell’associazione che propone iniziative unite dal comune denominatore della bellezza e del vivere con stile. Il turismo per noi è vetrina del territorio, esperienza di condivisione di bellezza e valori, simbiosi tra chi visita e chi ospita. Che sia una vacanza di puro relax o di divertimento, un viaggio alla ricerca di emozioni, un’esperienza di condivisione solidale.
Già nel lontano 1997 abbiamo lanciato la nostra prima etichetta ecologica (ecolabel) “Consigliato per l’impegno in difesa dell’ambiente”. Questo marchio di qualità, ora espresso da Legambiente Bellezza Natura, contraddistingue le strutture ricettive (hotel, camping, agriturismi, ostelli per la gioventù, residence, B&B) di zone costiere, aree interne, città d’arte, parchi naturali e altre strutture turistiche che adottano misure per ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente e per promuovere il territorio circostante. L’obiettivo è di alleggerire e/o contenere il carico sul territorio riducendo l’impatto ambientale del turismo oltre che favorire vacanze più consapevoli e ricche di qualità, coinvolgendo gli operatori locali e i turisti in una scelta duratura e consapevole. L’operatore che si associa a Legambiente Turismo Bellezza Natura dichiara di approvare i principi contenuti nella Proposta di Legge sulla Bellezza (Consultabile per intero) che tra l’altro prevedono di fermare il consumo di suolo e riqualificare il patrimonio paesaggistico italiano. I rapporti tra i partner che partecipano ai vari progetti sono disciplinati da specifici protocolli d’intesa. In ognuno di questi accordi, imprenditori turistici (eventualmente Enti locali ) e Legambiente si impegnano a svolgere i loro ruoli istituzionali. Legambiente Turismo stabilisce gli obiettivi generali, definisce ogni anno con gli aderenti le misure da adottare e controlla il rispetto degli impegni obbligatori.

Fino a poco tempo fa l’attenzione era indirizzata quasi esclusivamente alle strutture di pianura, ora, con il nuovo disciplinare nato dalla collaborazione tra i settori Alpi e Turismo di Legambiente e rivolto ai rifugi, si vuole rafforzare le relazioni con coloro che operano nelle terre alte, in particolare i gestori di rifugi. Infatti, al di là della passione estetica suscitata dalle innumerevoli emergenze ambientali presenti nelle Alpi, sta diventando strategico il ruolo sostenuto da questi luoghi. Anche in conseguenza dei cambiamenti climatici si sta ribaltando completamente l’impostazione degli ultimi decenni quando le risorse e le identità locali sembravano dover scomparire nella competizione internazionale, annegate nell’omologazione. Oggi ci sono tutti i buoni motivi per riconoscere e sostenere quelle attività economiche di cui devono essere protagonisti i montanari, ben sapendo che in montagna il turismo è un’attività al fianco delle altre attività locali, non elemento terzo, ma parte fondamentale di queste.
Si potrebbero ottenere cambiamenti importanti per il futuro del turismo alpino se ci fossero maggior coesione e comunicazione tra gli operatori, considerata anche la peculiarità delle Alpi, caratterizzata da aziende molto piccole, con attori locali che possono sostenere l’ideale armonia tra ambiente e turismo. L’etichetta di una grande associazione di volontariato ambientale che proponiamo ai rifugi (eventualmente anche in collaborazione con altre grandi associazioni come il Cai o la stessa Dislivelli) si pone per l’appunto come veicolo per costruire più attenzione e sostegno verso tutto il sistema alpino, ivi compresi i meravigliosi luoghi remoti e selvaggi dell’alta montagna.
Vanda Bonardo, Responsabile Nazionale Alpi Legambiente

Info: alpi@legambiente.it

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