La cultura nelle mani dei giovani

3 ottobre 2016

Sono nove i giovani “affezionati” di Ostana che nel 2015 hanno fondato l’Associazione Bouligar (“diamoci da fare”, in occitano) per animare la vita culturale del paese. Marita, classe 1994, è la più giovane. Abita a Cardè, ma è «di sangue ostanese»: legata al luogo dov’è cresciuta la madre, è entrata a far parte dell’Associazione insieme al fratello Lucio. Serena è del 1992 e insieme al marito Andrea si è trasferita da poco a Ostana, dove ha avviato un’azienda agricola. Anche Ilaria e Francesco hanno scelto di vivere a 1.250 metri di altitudine, mentre Caterina risiede poco più in basso, a Paesana, ma frequenta quotidianamente l’alta valle per lavoro. Ad accompagnare i più giovani in questo percorso, Silvia Rovere, gestrice del Rifugio La Galaberna e Presidente della neonata Bouligar, ed Enrica Alberti, che si è trasferita in Valle Po da qualche anno, preferendo il piccolo borgo in fronte al Monviso alla più caotica Milano.

«Le amministrazioni comunali che si sono susseguite a partire dal 1985 hanno lavorato per stimolare un cambio di passo, con l’intento di far crescere Ostana valorizzando le sue specificità, mettendo al centro la cultura occitana, il nostro patrimonio architettonico e la salvaguardia dell’ambiente – spiega Ilaria Baratta, ex torinese, nuova abitante di Ostana e Segretario dell’Associazione -. Sono state create le premesse, ma serviva qualcuno che le portasse avanti, a suo modo. A noi giovani dell’Associazioni Bouligar tocca concretizzarle. Per studi proveniamo da e operiamo in campi diversi. Ci siamo dotati di un Comitato Scientifico con cui ci confrontiamo per la programmazione e la realizzazione del nostro cartellone, che spazia dalle arti visive alla letteratura e cultura occitana, alla divulgazione scientifica. Senza dimenticare di organizzare momenti di carattere ludico, ricreativo e sociale». Tra gli altri, Antonio De Rossi, architetto e professore ordinario di Progettazione architettonica e urbana presso il Politecnico di Torino, Valter Giuliano, Presidente del Parco regionale del Po e della Collina Torinese, Fredo Valla e Giorgio Diritti, sceneggiatore e regista de “Il vento fa il suo giro” e promotori della Scuola di Cinema di Ostana “L’Aura”, Ines Cavalcanti, Vice Presidente della Chambra D’Oc, e Michelangelo Tallone, scultore locale.

L’Associazione gestisce il centro polifunzionale “Lou Pourtoun”, realizzato in borgata Sant’Antonio a partire dal 2013 tramite l’accesso a specifiche misure del Piano di Sviluppo Rurale finalizzate al recupero delle borgate alpine. La struttura, nata da un’idea progettuale del Politecnico di Torino, è stata inaugurata lo scorso novembre e ospita la sede e le attività dell’Associazione. «Lezioni, convegni, esposizioni artistiche e fotografiche, proiezioni di documentari: l’apertura di questo centro consente a Ostana di ampliare ulteriormente le sue proposte, nell’ottica di far crescere e rendere ancora più vivo il borgo e la sua comunità. Tra le proposte che nel 2016 hanno avuto più successo, la mostra “Poesia del vero. Il paesaggio montano dall’800 al contemporaneo”, un omaggio alla montagna come fonte di ispirazione per gli artisti a cura di Cinzia Tesio, altro volto del nostro Comitato Scientifico, e lo spettacolo del “CoroMoro”, protagonista di una giornata dedicata all’integrazione in fronte al Monviso».
Daria Rabbia

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