Innovazione nei servizi all’ombra del Monviso

30 settembre 2013

Il Consorzio Monviso Solidale nasce nel 1997 come ente autonomo di natura pubblica in grado di fornire servizi socio-assistenziali in 58 Comuni delle aree territoriali di Fossano, Saluzzo e Savigliano, oltre che nelle realtà montane delle valli del Monviso (Po, Bronda, Infernotto e Varaita). Costituito da 14 unità minime di intervento (8 a Saluzzo e 6 a Fossano e Savigliano), è in grado di svolgere un’azione capillare all’interno di un territorio molto vasto (170.000 abitanti per 1.707 Kmq).

Il Consorzio saluzzese è entrato a far parte della ricerca svolta dal team di Dislivelli, relativa all’innovazione e all’intraprendenza nel territorio montano cuneese perché, alla normale attività socio-assistenziale, ha saputo affiancare elementi di innovatività legati alla gestione e al mantenimento dei servizi forniti, alla multisettorialità dell’operato, ai processi e ai prodotti utilizzati, all’implementazione delle dinamiche di sviluppo sostenibile locale montano. È stato quindi in grado di sviluppare dinamiche territoriali virtuose, endogene e positive, in un territorio fortemente debilitato dal punto di vista sociale o sicuramente poco attento alla gestione e organizzazione innovativa delle comunità locali.
Creando una rete di cooperazione fra medici curanti, ospedali e associazioni sanitarie locali, terzo settore e cittadini (giovani e adulti in difficoltà, immigrati e anziani soli), l’Associazione è in grado di provvedere un’assistenza equa e immediata nei momenti del bisogno in tempi discretamente brevi, anche in luoghi inaccessibili dai tradizionali mezzi di soccorso. In questo modo l’attività sociale ha permesso di migliorare la qualità della vita delle popolazioni locali e garantire, indirettamente, lo sviluppo dei sistemi economici e territoriali locali attraverso la cooperazione in ambito sociale, economico, ambientale e culturale.
Grazie a queste attività e all’apertura verso tematiche multisettoriali e multidisciplinari, il Consorzio è entrato a far parte di una rete di soggetti innovatori nel campo socio-assistenziale e ha partecipato a progetti europei transfrontalieri (Alcotra). La vivacità collaborativa tra questi Enti, pubblici e privati, ha permesso uno scambio di buone pratiche tra le aree territoriali coinvolte, in grado di attivare e sviluppare al meglio il capitale umano locale e garantire una copertura assistenziale efficace ed efficiente.
Nel periodo di programmazione europea 2007 – 2013 l’Associazione è stata coinvolta in svariati progetti, tra cui due sono risultati i più ricchi di riscontri per l’area territoriale di sua competenza: “Star bene” e “A casa”. I progetti, il cui obiettivo generale è il miglioramento dell’offerta di servizi socio-sanitari, hanno agito promuovendo servizi accessibili, garantiti, innovativi e tendenti a ridurre il disagio delle fasce di popolazione più deboli; favorendo il trasferimento delle conoscenze e delle buone prassi in ambito sanitario e socio-assistenziale.
Nel progetto “Star bene” l’idea è stata quella di valutare e sperimentare le strategie e le modalità di realizzazione di attività di prevenzione e promozione in modo significativo per migliorare le condizioni di benessere personale e sociale dei territori transfrontalieri.
Il progetto “A casa”, invece, punta a sviluppare modelli di intervento condivisi e servizi qualificati, volti a promuovere la sicurezza e il mantenimento a domicilio delle persone anziane, soprattutto in zone montane e periferiche.
Pertanto i principali obiettivi che il Consorzio intende perseguire, e in questo c’è tutta la sua novità e il suo modus operandi, sono: supportare le problematiche quotidiane della popolazione anziana e contrastare la solitudine; avere dati concreti e funzionali al miglioramento e all’innovazione della rete di servizi; potenziare l’integrazione tra servizi sanitari, socio-assistenziali e attori sociali locali prevenendo o ritardando il ricovero degli anziani; patrimonializzare lo scambio di conoscenze tra i partner del progetto; favorire l’impiego di personale non specializzato e di volontari per una maggiore diversificazione delle funzioni; assicurare l’aggiornamento del personale qualificato; promuovere lo sviluppo occupazionale femminile e giovanile nei servizi agli anziani; favorire il mantenimento delle persone anziane nella propria abitazione in modo sicuro e autonomo ampliando i servizi domiciliari; sviluppare un sistema di affido famigliare residenziale o in convivenza; dare visibilità e riconoscibilità ai servizi offerti alla popolazione locale. Innovazione, cooperazione e collaborazione sono le parole chiave che garantiscono all’Associazione di operare in modo innovativo e trasferire altrove le proprie conoscenze.
Cristiana Oggero

Info: www.monvisolidale.it

Nessun commento.

Replica








Web design e sviluppo: Resonance