Giovani stranieri alla scoperta delle Alpi

30 aprile 2013

«Sono un appassionato di montagna, socio storico del Cai Uget di Torino e volontario presso l’Asai di San Salvario, a Torino, associazione che lavora con ragazzi italiani e stranieri. Un giorno mi sono detto: ma perché non provare ad accompagnare i giovani dell’associazione in montagna? Così da una parte si porta nuova linfa al Cai Uget e dall’altra si fanno conoscere le nostre valli piemontesi a ragazzi provenienti da paesi lontani».
Un’intuizione brillante quella di Mario Sinigagliesi, una di quelle idee che vengono spesso, proprio, camminando in montagna. Quando l’aria rarefatta aiuta a riordinare le idee. Ed è così che è nato il “Gruppo montagna” di Asai, una ventina di ragazzi che almeno una volta al mese si ritrovano per andare a camminare in montagna. «Insieme ad alcuni amici soci Cai – continua Mario Sinigagliesi – organizziamo delle escursioni nelle valli intorno a Torino spostandoci con auto proprie». In modo da non gravare troppo sulle tasche dei ragazzi. E se per caso si riesce a raccogliere dei soldi, vengono investiti in nuove tessere Cai, in modo da «coinvolgere i ragazzi nella vita associativa dell’Uget».

Il Gruppo “multietnico” montagna, partito nel 2009, ogni anno cerca di aggiungere qualcosa alle proprie attività. Come “Adotta un sentiero”, iniziativa con la quale due anni fa «abbiamo ripristinato un percorso nelle Valli di Lanzo, nella frazione di Asciutti, sopra Viù, 600 metri di dislivello per circa due ore e mezzo di cammino. Un sentiero con il quale si arriva al Colle Pian del Fium, a 1999 metri». Un lavoro eseguito secondo le normative della Regione e del Cai, marcando, senza rovinarli, alberi e rocce, e fissando le targhette con misure standard. «I ragazzi hanno partecipato entusiasti ai lavori – continua Sinigagliesi – e soprattutto le ragazze si sono date da fare con pale e picche».
Ma l’attività di ragazzi e accompagnatori non si ferma, ed è già partita un’iniziativa per sensibilizzare la gente al problema “dell’ecomostro” dell’Alpe Bianca, ai Tornetti di Viù, lo scheletro di un vecchio condominio mai finito, legato a un piccolo impianto di risalita che ha chiuso pochi anni dopo la sua inaugurazione. «Con i ragazzi siamo stati ad incontrare la Giunta comunale di Viù e prossimamente vorremmo organizzare iniziative di sensibilizzazione. Per arrivare un domani, magari, all’abbattimento di quella orribile struttura».
Maurizio Dematteis

Info: http://www.facebook.com/groups/adottaunsentiero/
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