Collegare gli habitat per salvare la biodiversità

15 febbraio 2010

Il Parco naturale delle Alpi Marittime è tra le sette aree pilota interessate dal progetto europeo Econnect, ed è stato scelto per il suo alto valore di biodiversità e per la sua posizione geografica che lega le Alpi alla Provenza, al Mediterraneo e alla Pianura Padana. Per l’Italia partecipano anche la Regione autonoma Valle d’Aosta, l’Accademia europea di Bolzano, il Ministero dell’Ambiente e il Wwf Italia. Sono altresì interessati dall’iniziativa il Parc national du Mercantour (Francia) e il Parco Fluviale Gesso e Stura, direttamente coinvolti dal Parco Alpi Marittime, e altri enti e soggetti che per le loro competenze o necessità possono contribuire ad affrontare concretamente i problemi di conservazione della biodiversità.
L’obiettivo del progetto è creare tra i diversi paesi alpini corridoi ecologici, ovvero spazi naturali che consentano la libera circolazione di fauna e flora superando le barriere infrastrutturali e garantendo il mantenimento del patrimonio genetico, fattori indispensabili alla sopravvivenza delle specie. Insieme a ciò, Econnect si propone di promuovere una rete condivisa che permetta di superare le “frontiere” scientifiche, metodologiche o di gestione dei dati.
Il Parco italiano ha focalizzato l’attenzione su tre assi d’intervento:
- Connettività aerea, riduzione degli impatti a carico dei galliformi alpini (gallo forcello, pernice bianca e coturnice) dovuti alla presenza di cavi sospesi di impianti di risalita o elettrodotti. Si prevede anche di intervenire nella prevenzione degli effetti a carico dei rapaci in migrazione, in particolare lungo la rotta della Valle Stura.
- Connettività idrica, mediante il censimento degli ostacoli presenti sui torrenti e la definizione delle possibili soluzioni di mitigazione degli impatti sulla mobilità della flora e fauna acquatica.
- Connettività terrestre, attraverso l’individuazione dei tratti di infrastrutture (autostrade, strade, ferrovie…) la cui presenza crea problemi a carico delle specie più sensibili.
Econnect affronta anche il problema degli incidenti stradali che coinvolgono animali. Nel dipartimento francese dell’Isère, in collaborazione con la società autostrade “Area”, si stanno sperimentando soluzioni per favorire il superamento da parte degli animali delle strade più trafficate, ad esempio, collocando rilevatori di calore e di movimento su entrambi i lati della strada che, con un segnale intermittente, avvisano l’automobilista dell’imminente passaggio.
Enrico Camanni

Per approfondimenti: www.econnetproject.eu, www.parcoalpimarittime.it

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