31 ottobre 2012
36 milioni di euro da spendere entro la fine del 2014. A tanto ammonta il “tesoretto” del Progetto borgate della Regione Piemonte. Che per evitare ritardi che comprometterebbero l’erogazione dei fondi europei, sta cercando in tutti i modi di accelerare i lavori di recupero.
di Simone Bobbio
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31 ottobre 2012
Da una parte gli interventi di recupero dei nuclei montani devono soddisfare la necessità di assicurare risposte alle esigenze del vivere contemporaneo e garantire standard abitativi adeguati, solidità strutturale, accessibilità, efficienza energetica e confort. Dall’altra appare del tutto evidente la difficoltà di applicare le normative in materia urbanistica ed edilizia alle strutture esistenti. Ma allora: che fare?
di Annalisa Savio
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31 ottobre 2012
“Recupero e rivalutazione delle case e borgate montane del Piemonte”: 500 manifestazioni di interesse, l’Istituto di Architettura Montana come partner tecnico/architettonico, i GAL e i Comuni come collaboratori. Un Bando che sembra muovere dalle necessità di ciascuno verso gli interessi di tutti.
di Daria Rabbia
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31 ottobre 2012
Esistono alcune parole chiave per questo ambiziosissimo progetto di recupero delle borgate: semplicità, rigore, sobrietà, misura, limite, responsabilità. E le fioriere in legno del peso di diversi quintali che si vedono sovente arredare le nostre borgate non possiedono nessuna di queste qualità, e stanno bene solamente nei film dei Flintstones.
di Antonio De Rossi
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31 ottobre 2012
Siccome l’uomo ha la funzione insostituibile di “presidio” del territorio, il ripopolamento delle montagne, quindi delle borgate, diventa necessario; anche per la pianura e le città. E quindi una borgata, una valle, la montagna stessa potrebbero diventare un prezioso laboratorio di sostenibilità e di nuova socialità.
di Boris Zobel
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