6 luglio 2013
L’importanza che il Cai attribuisce all’ambiente montano e alla sua protezione è dichiarata dal primo articolo dello statuto fondativo: “Il Club alpino, fondato in Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.
di Giacomo Pettenati
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6 luglio 2013
Diventare “sentinelle” dell’ambiente montano? Da quest’anno si può, grazie a un corso di formazione organizzato dalla Commissione Tam Cai Lombardia.
a cura della Commissione Tam Cai Lombardia
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6 luglio 2013
Quelli organizzati dalla Scuola di Alpinismo lombarda Alpiteam non sono semplici corsi di alpinismo. Superata la fatica arrivano l’impegno, la volitività e la fiducia; gli occhi brillano di euforia e una voce, con soddisfazione, strilla all’altro capo del telefono: «Sai, mamma, oggi con alcuni amici della Comunità siamo andati in montagna ad arrampicare. Da soli».
di Daria Rabbia
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6 luglio 2013
Il Cai visto da fuori, ovvero gli stereotipi del tesserato e dell’istruttore ricavati dalle opinioni di chi non fa parte del Cai o da quanti ne restano ai margini e, pur rinnovando regolarmente l’iscrizione, non fanno vita sezionale né partecipano alle attività sul campo.
di Irene Borgna
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6 luglio 2013
Il Club Alpino custodisce ben 375 rifugi sulle montagne italiane. Che grazie alla riscoperta del valore della sobrietà della cultura alpina, se opportunamente gestiti, possono essere sempre più valorizzati e frequentati.
di Roberto Dini, Luca Gibello, Stefano Girodo (Cantieri d’Alta Quota)
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